Recensione

A Puntate – The Last of Us, Stagione 2, Episodio 2

Volevate gli infetti?
Volevate il massacro, il dramma, la vendetta servita fredda?
Bene. L’episodio due è qui per voi, con la delicatezza di un clicker in un negozio di piatti di porcellana.

E sinceramente non ho idea di come siano riusciti a ficcare tutta questa roba in appena un’ora senza far venire mal di testa, senza perdere coerenza e anzi… tenendo botta. Bravi. Bravissimi. Spietati.

Il fungo colpisce ancora (letteralmente)

Stavolta è impossibile evitare gli spoiler, quindi chi è allergico alle anticipazioni può tranquillamente uscire da questa pagina come si esce da una casa infestata: piano e senza fare rumore.

Partiamo da dove ci eravamo lasciati: l’adorabile micete arriva felice e letale nelle tubature di Jackson. Un’idea geniale, eh. Peccato che quelle tubature non portino acqua fresca, ma una valanga di infetti pronti a devastare la città e gettarla nel caos.

Tre punti di vista, zero speranza

L’episodio si apre con una divisione strategica degna di un film bellico:

  1. Abby & Company, nei pressi di Jackson, con un solo obiettivo: fare fuori Joel. Così, giusto per chiudere un conto in sospeso da cinque anni.

  2. Ellie e Jesse, in pattuglia, ignari del disastro imminente.

  3. Joel e Dina, anche loro in pattuglia, partiti un’ora prima.

Risultato? Tutti nei guai.

Jackson sotto attacco: i comprimari diventano protagonisti

Con i nostri eroi fuori città, a reggere l’urto dell’assalto degli infetti ci pensa il fratello di Joel e la moglie, che smettono per una volta di essere le comparse tristi in fondo all’inquadratura e diventano veri personaggi, vivi, presenti, e soprattutto: terrorizzati come noi. Una bella mossa degli sceneggiatori: dare spazio a chi di solito fa solo “sì” con la testa.

Abby, da cerbiatta a Terminator

All’inizio sembrava una ragazzina persa. Poi però, BAM: scatta la modalità vendetta, e Abby si trasforma nella Macchina della Morte. Joel, nel frattempo, fa la cosa più Joel possibile: le salva la vita. E lei, come ringrazia? Drogando Dina e torturando Joel fino alla morte.

Eh sì. Ci siamo arrivati. Il momento che tutti (quelli che hanno giocato al secondo gioco) temevano.
E pensavi che stavolta magari lo risparmiassero. Illuso.
La scena è tosta, brutale, e non lascia spazio a respiro. E qui l’attrice di Abby mostra finalmente i muscoli (figurativi): rabbia repressa, dolore, furore… tutto condensato in uno sguardo che farebbe paura anche a un infetto.

Ellie: dolore, disperazione e recitazione d’alta scuola

Mentre tutto questo succede, Ellie è in un 7-Eleven pieno di erba (no, non metaforica), con Jessie, riparati mentre fuori vi è una tempesta di neve. Ma appena scopre che Joel e Dina non rispondono, parte come un razzo alla ricerca della verità. E quello che trova... beh, è una scena da schiaffo allo stomaco.

Bella Ramsey, in quei minuti, è devastante. Urla, piange, cerca di fermare il peggio, ma il peggio è già successo.
Da un lato una figlia disperata, dall’altro una carnefice furiosa.
Il risultato? Una scena da ricordare.

In parole brevi

Questa puntata è una bomba emotiva. Una di quelle che ti lascia seduto sul divano con lo sguardo perso e le mani sudate. Si prende dei rischi, non fa sconti, e ci sbatte in faccia che The Last of Us non è solo una storia post-apocalittica, ma un viaggio nei traumi, nella vendetta e nella perdita. Ellie ora è sola, arrabbiata, e col cuore spezzato. Jackson è a pezzi. E Abby? Abby ha fatto quello per cui si era preparata da anni. Ora non ci resta che aspettare la prossima puntata e scoprire dove ci porterà questa scia di sangue, spore e emozioni ingestibili.


Questo sono io

Yac

Sono solo un nerdone di cinematografia che fa un lavoro totalmente diverso dal cinema, ma la passione per il grande schermo mi accompagna da sempre.
In questo spazio voglio condividere le mie opinioni sui prodotti audiovisivi che mi affascinano, mi deludono o semplicemente mi fanno riflettere.
Non sono un professionista, ma un appassionato che non può fare a meno di esplorare ogni angolo della settima arte, dalle pellicole d'autore ai blockbuster più chiacchierati.
Allons-y!