
A Puntate – The Last of Us, Stagione 2, Episodio 1

Lo so, lo so. Cosa Vedo ai tempi della prima stagione di The Last of Us ancora non esisteva. Una tragedia per l’umanità? No. Ma tant’è, una retrospettiva sulla prima stagione non la vedrete (almeno per ora). Perché? Perché riguardarla significherebbe rivedere tutta la serie da capo. E io, che sono un fan del “quando inizio una cosa, voglio finirla tutta”, preferisco aspettare che la serie sia bella che completa, così da commentare tutto in blocco con la solennità che si merita.
Detto questo: la prima stagione, sì, aveva i suoi difetti, ma resta una signora trasposizione del primo capitolo videoludico targato Naughty Dog. Quindi se ve la siete persa… recuperatevela, che vale la pena.
Ma veniamo a noi, e cioè alla seconda stagione, che poverina si è beccata critiche ancora prima di partire. Critiche che, in buona parte, mi sembrano un po’ come sparare a un Clicker bendato: inutili e rumorose.
Ecco perché nasce questa nuova rubrica qui su Cosa Vedo: “A Puntate”. Un nome semplice, diretto, che fa tanto di programma tv lasciato in sottofondo nel salotto. Oggi si parte con la prima puntata della seconda stagione di The Last of Us.
Niente spoiler (o quasi)
Promesso: niente spoiler pesanti, al massimo qualche accenno da "chi ha orecchie per intendere..." perché siamo in piena stagione e rovinare tutto non è il mio stile. Però una cosa la posso dire: l’atmosfera è cambiata. Anzi, si è evoluta. Ellie ora ha 19 anni e comincia a sentire il peso di quello che ha passato. Joel, dal canto suo, inizia a mostrare i primi acciacchi (pur sempre con la faccia perfetta di Pedro Pascal, che anche da stanco recita meglio del 90% del cast mondiale).
L’episodio ci racconta una verità amara: il rapporto tra Ellie e Joel non è dei migliori con Ellie che si sente forte e invincibile, padrona del mondo… ma che di errori ne fa mettendo in pericolo se stessa e Dina soprattutto quando il mondo ormai appartiene al cordyceps e ai suoi simpatici amici infetti.
Emozioni murate
Una delle scene migliori invece se la becca Joel, avviene dentro le mura della città di Jackson. Lui e un altro personaggio (che non spoilero, ma diciamo che ha qualche sassolino nella scarpa) si tolgono le maschere e si parlano da essere umani, mettendo Joel all'angolo sul piano emotivo. Una scena intima, potente, che ti fa empatizzare con entrambi e ti ricorda che sì, questa serie parla di tutt'altro che zombie...
Abby e compagnia (ma rimaniamo in attesa)
Vengono introdotti nuovi personaggi, tra cui Abby. Ora, non vorrei aprire la discussione "ma perché non è muscolosa?"anche perché il minutaggio che le è stato dato finora è ridicolo. Rimando il giudizio, e confido che gli sceneggiatori abbiano un piano diverso, caratterizzandola in maniera significativa.
In compenso, posso dire qualcosa sul rapporto tra Ellie e Dina, che esplode tipo fuochi d'artificio in pieno giorno. In una sola puntata siamo passati da 0 a 100. Capisco che è passato un po’ di tempo da quando Ellie e Joel si sono insediati a Jackson, ma avrei preferito una costruzione più graduale.
Politica di città? Boh.
Avrei voluto anche sapere qualcosa di più sulla città: le pattuglie, il consiglio, le leggi, le politiche per accogliere nuovi sopravvissuti… invece due dialoghi messi lì, scritti bene eh, ma troppo pochi per farmi affezionare all’ambientazione. Avete creato un microcosmo strutturato e soprattutto bello? Fatemelo esplorare, dannazione.
Il finale: copia-incolla con amore
E arriviamo al finale della puntata, dove l’effetto copia-incolla dal videogioco raggiunge vette mai viste. Ma non è una critica, anzi! È fatto veramente bene, con un anticipo di quello che sta arrivando a Jackson e qui mi fermo.

In parole brevi
In soldoni: è un episodio di The Last of Us. Non è imploso come succede a tante serie alla seconda stagione. Tiene incollati, fa affezionare, ti fa temere per i personaggi e ti lascia con la voglia di sapere cosa succederà. Personalmente, avrei preferito un ritmo meno frenetico, meno “diamoci una mossa”, ma se il buongiorno si vede dal primo funghetto… questa stagione potrebbe regalarci parecchie emozioni.