Primo giorno a Seattle, una catena di eventi assurda.
Se nella scorsa puntata di The Last of Us abbiamo avuto un pò di calma, qui torniamo con la tempesta, quella vera.
Bandiere felici e Apollo 1
Mi ha fatto molto piacere vedere le due protagoniste viaggiare nella Seattle ormai apocalittica, vederle chiedersi cosa significassero le bandiere arcobaleno, indicando che forse i cittadini erano solo felici. Mi ha strappato un sorriso essendo che loro non hanno mai vissuto i pride come li viviamo noi oggi.
Mi ha stupito tanto anche la passione di Ellie reativa allo spazio citando i tristi fatti accaduti durante il decollo dell’apollo 1 mentre cercava qualche risorsa utile all’interno di un carrarmato abbandonato.
La fermata alla farmacia dove Dina prende qualcosa, nascosta ai nostri occhi ma che tornerà nell’episodio, e la fermata al negozio di musica dove Ellie trova una chitarra e intona delle strofe di “Take on me”. Quasi come stessero vivendo una vita leggera comparata a quello che c’è fuori, nel mondo.
Ed è proprio questo che sinceramente non capisco. Ellie qui dovrebbe provare rabbia, un istinto cieco di vendetta, non c’è spazio per le leggerezze che arrivano in questa prima parte di episodio ritornando sul fatto che la sceneggiatura di Ellie a mio parere sia stata scritta in modo strano, a montagna russa.
Ma sta WLF?
Finalmente sappiamo chi oltre Abby sarà il “villain” della stagione, ovvero Jeffrey Wrigth nei panni di Isaac, un ex membro della FEDRA passato ai WLF. E devo dire che il prologo incentrato su di lui facendoti vedere quanto sia calmo ma allo stesso tempo spietato mi ha fatto esclamare “Oh, finalmente un villain di cui avere paura”. Lo vediamo anche in un’altra scena dove in un interrogatorio con annessa tortura affronta un componente della fazione rivale della WLF, le Iene.
Il teatro, la metro e il cinema
Ritornando alle nostre eroine, decidono di infiltrarsi in un teatro di possedimento della WLF, Ellie prova in un primo tentativo durante la giornata ma Dina riesce a farla ragionare in modo da infiltrarsi di notte. E qui abbiamo una delle scene uno a uno del videogioco a mio parere. Capiamo che sono sono arrivate le Iene e hanno ucciso in modo cruento i WLF a sorveglianza del posto. Vediamo Ellie e Dina nascondersi poco dopo per via dell’arrivo dei WLF in supporto e la scena a tono stealth si sente tutta, loro che si nascondono, cercano di evitare i WLF fino allo scontro inevitabile.
Riescono a scappare nella metro braccate dai WLF i quali però tramite fumogeni richiamano gli infetti che li faranno fuori uno ad uno. La scena di Ellie e Dina che scappano dagli infetti mette tensione, lo ammetto e il picco alto lo otteniamo alla fine quando Ellie si fa mordere il braccio per salvare Dina. Le due alla fine riescono a trovare rifugio in un cinema abbandonato.
Paure, Sesso e bambini
Qui a mio parere l’episodio ha un tracollo, e non è per un affermazione di Ellie alla fine. Dina ha paura che la sua crush sia stata infettata e Ellie dopo avergli fatto capire con una bella dormita che non si trasformerà poichè immune, Dina sgancia la bomba del “Sono incinta” con il test di gravidanza trovato nell farmacia a inizio puntata e via a fare sesso selvaggio.
La mattina dopo Ellie e Dina fantasticano sul bambino, sulla paternità di Ellie, sognando ad occhi lucidi. Non vi pare troppo melensa come scena? Dolce e toccante ma ripetiamo che:
- Siete a Seattle, in mezzo ad una guerra tra fazioni con infetti ormai allo stadio World War Z e non a Jackson.
- Ellie è piena di vendetta verso questa Abby, una vendetta accecante e non preoccupante nei confronti di un bambino ma nei confronti che questo bambino è un’ostacolo ulteriore che si pone tra lei e la sua vendetta.
Chiudendosi l’episodio ci dà uno scorcio sul prossimo campo di battaglia tra le due fazioni al quale Ellie e Dina parteciperanno.